mercoledì 16 aprile 2014

Bevo il tè da sempre



"Se possiamo accogliere tutto nei nostri cuori,
allora saremo anche capaci di farci una buona tazza di tè"
Pema Chodron
 
Bevo il tè da sempre. Ricordo quando negli anni ’80, mia madre e le sue amiche e vicine di casa, signore più o meno dell’età che ho io adesso, si ritrovavano, a turni, in casa di ognuna per i classici lavoretti che si possono fare davanti ad una tazza di tè chiaccherando: cucito, maglia e uncinetto.
Mi ricordo che ad un certo punto del pomeriggio mia mamma, o una delle due vicine, interrompeva il lavoro per mettere a bollire l'acqua per il tè. Si usava quello in bustine e si beveva con il limone o con una goccia di latte, accompagnato dai biscotti.


Allora si conoscevano solo alcune marche, quelle comuni del supermercato e che si trovano tuttora. Solo più tardi sono comparse le lattine, di color giallo, con il tè in foglie che ogni tanto mia madre si “azzardava” a comprare, visto il prezzo.
Ho ancora davanti agli occhi i momenti e la cura che mettevano queste donne nel prepararlo.
In quel periodo, in Italia, e ancor meno nel paesino dove sono cresciuta, non si vendevano le teiere con il filtro. E’ abbastanza recente la possibilità di trovarne in vendita. Per questo, quando veniva preparato il tè in foglie, le si mettevano direttamente nel pentolino per poi filtrare l’infuso col colino. Avevamo in casa anche l'ovetto ma lo si utilizzava solo per il tè per una persona.
Foto: Bevo il tè da sempre. Ricordo quando negli anni ’80, mia madre e le sue amiche e vicine di casa, signore più o meno dell’età che ho io adesso, si ritrovavano, a turni, in casa di ognuna per i classici lavoretti che si possono fare davanti ad una tazza di tè chiaccherando: cucito, maglia e uncinetto.
Mi ricordo che ad un certo punto del pomeriggio mia mamma, o una delle due vicine, interrompeva il lavoro per mettere a bollire l’acqua per il tè. Si usava quello in bustine e si beveva con il limone o con una goccia di latte, accompagnato dai biscotti.
Allora si conoscevano solo alcune marche, quelle comuni del supermercato e che si trovano tuttora. Solo più tardi sono comparse le lattine, di color giallo, con il tè in foglie che ogni tanto mia madre si “azzardava” a comprare, visto il prezzo.
Ho ancora davanti agli occhi i momenti e la cura che mettevano queste donne nel prepararlo.
In quel periodo, in Italia, e ancor meno nel paesino dove sono cresciuta, non si vendevano le teiere con il filtro. E’ abbastanza recente la possibilità di trovarne in vendita. Per questo, quando veniva preparato il tè in foglie, le si mettevano direttamente nel pentolino per poi filtrare l’infuso col colino. Avevamo in casa anche l’ovetto ma lo si utilizzava solo per il tè per una persona.
Arriva il 1993, un anno speciale: vado a studiare a Manchester e qui mi si apre un mondo di tè in foglie e in bustina e mi innamoro di un negozio specializzato in vendita di tè e caffè, Whittard of Chelsea, che vende anche tutti gli oggetti per prepararlo: teiere, colini, copriteiera.
Mi perdevo nel negozio e desideravo tanto comprarli ma, come studentessa, dovevo fare i conti con il mio portafoglio, oltre al fatto che poi dovevo ritornare a casa in aereo.
Poi ho iniziato a lavorare come segretaria ricevimento e cassa in albergo e continuavo a sognare di aprire un negozio e sala da tè.
Sto portando a termine un corso con qualifica professionale, presso ADeMaThè a Novara, per diventare “TEA SOMMELIER” e “Esperto infusore di Tè”.
Siccome ogni viaggio parte compiendo un piccolo passo, ho deciso di iniziare realizzando una parte del mio sogno, quello di promuovere questo viaggio intorno al tè perché, come mi è stato insegnato in una scuola di Naturopatia Umanistica: “Se non ora, quando?”

Arriva il 1993, un anno speciale: vado a studiare a Manchester e qui mi si apre un mondo di tè in foglie e in bustina e mi innamoro di un negozio specializzato in vendita di tè e caffè, Whittard of Chelsea, che vende anche tutti gli oggetti per prepararlo: teiere, colini, copriteiera.
Mi perdevo nel negozio e desideravo tanto comprarli ma, come studentessa, dovevo fare i conti con il mio portafoglio, oltre al fatto che poi dovevo ritornare a casa in aereo.

Poi ho iniziato a lavorare come segretaria ricevimento e cassa in albergo e continuavo a sognare di aprire un negozio e sala da tè.

Ho portato a termine, a giugno 2014, un corso con qualifica professionale, presso ADeMaThè a Novara, per diventare "TEA SOMMELIER" e "Esperto infusore di Tè" ma la mia formazione partirà anche presso AICTEA a ottobre 2014 perchè non si finisce mai di imparare :-)

Siccome ogni viaggio parte compiendo un piccolo passo, ho deciso di iniziare realizzando una parte del mio sogno, quello di promuovere questo viaggio intorno al tè perché, come mi è stato insegnato in una scuola di Naturopatia Umanistica: "Se non ora, quando?"

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